Vinod Khosla (Sun Microsystems): Con l’AI un futuro di grande abbondanza

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Vinod Khosla, co-fondatore di Sun Microsystems e uno dei principali investitori tech, è certo che l’intelligenza artificiale (AI) trasformerà profondamente la società, rendendo il lavoro quasi obsoleto e creando abbondanza. Durante il TechCrunch Disrupt 2024, Khosla ha espresso la sua visione di un futuro in cui l’AI consentirà la fornitura di servizi a costo quasi zero in molti settori, dall’assistenza sanitaria all’ingegneria.

Per Khosla, l’integrazione dell’AI promette un futuro di “grande abbondanza” e crescita economica, con il PIL in crescita dal 2% a oltre il 5%. In una recente conferenza, ha affermato che la riduzione dei costi del lavoro umano in molte professioni permetterà di rendere accessibili servizi oggi costosi, come le cure mediche o i servizi di consulenza. Nonostante le preoccupazioni per i rischi potenziali, l’investitore ritiene che un futuro basato sull’AI possa trasformare radicalmente le dinamiche di accesso al lavoro e ai servizi.

Nonostante l’ottimismo, Khosla riconosce i rischi legati all’AI: la minaccia di una IA forte in mani avverse rappresenta, secondo lui, il pericolo maggiore. Khosla, infatti, teme che avversari come Cina e Russia possano sviluppare capacità avanzate in campo AI e usarle contro gli Stati Uniti.

Il venture capitalist si oppone fortemente alla diffusione dell’open-source AI, preoccupato che possa essere sfruttata da potenziali rivali. Inoltre, Khosla è consapevole del rischio di aumentare la disuguaglianza economica, una questione che richiede politiche di redistribuzione e strumenti come il reddito universale di base, necessari per assicurare che i benefici dell’AI siano distribuiti equamente.

Khosla è un sostenitore di lunga data dell’AI. Nel 2018 ha deciso di investire in OpenAI, quando la compagnia era agli albori del suo sviluppo. Oggi, la partecipazione della sua azienda, Khosla Ventures, vale una quota del 5% di una compagnia ora valutata 157 miliardi di dollari. L’investimento iniziale di 50 milioni si è rivelato una mossa strategica che oggi conferma il valore che Khosla vede nell’intelligenza artificiale, ribadendo la sua convinzione che, pur con i suoi rischi, essa possa portare beneficio a tutta la società se correttamente regolamentata.