OpenAI sta rafforzando le proprie capacità produttive nel settore dei chip AI per rispondere all’aumento della domanda di infrastrutture. L’azienda dietro ChatGPT, infatti, sta collaborando con Taiwan Semiconductor Manufacturing Company (TSMC) e Broadcom per sviluppare chip AI interni, diversificando così l’offerta di componenti e cercando di ridurre i costi operativi.
L’obiettivo della partnership con AMD e TSMC
Per ridurre la dipendenza da Nvidia e aumentare l’efficienza produttiva, OpenAI ha recentemente avviato una collaborazione con Advanced Micro Devices (AMD). Questa mossa strategica punta a diversificare le fonti di approvvigionamento e a garantire una fornitura stabile di chip necessari per supportare l’aumento della domanda di servizi AI. Secondo fonti vicine all’azienda, OpenAI ha valutato anche la possibilità di finanziare la costruzione di fabbriche di chip, ma per il momento ha deciso di focalizzarsi sulla progettazione in-house, in collaborazione con partner strategici.
OpenAI sta sviluppando con Broadcom i primi chip interni per processi di inferenza, ossia per applicazioni in cui il modello AI utilizza dati nuovi per fare previsioni o rispondere alle domande degli utenti. Anche se attualmente la richiesta maggiore riguarda i chip per l’addestramento dei modelli, gli analisti prevedono che l’inferenza diventerà presto il settore principale. OpenAI ha infatti la capacità di produzione con TSMC tramite la partnership con Broadcom, e secondo le previsioni potrebbe lanciare i primi chip progettati internamente entro il 2026.
Modelli AI sempre più avanzati richiedono una maggiore autonomia produttiva per OpenAI
La strategia di OpenAI per l’autonomia produttiva non si ferma qui. L’azienda sta ancora valutando se sviluppare internamente o acquisire nuove tecnologie per i propri chip, e potrebbe avviare ulteriori partnership con altre realtà del settore. Questo piano ambizioso rientra in una strategia di crescita alimentata dai recenti investimenti, come il finanziamento da 6,6 miliardi di dollari di settembre, che ha portato la valutazione della società a 157 miliardi di dollari.
A settembre, OpenAI ha rilasciato nuovi modelli di intelligenza artificiale con capacità di “ragionamento” potenziate, progettati per migliorare l’accuratezza e la capacità di rispondere in modo più ponderato. La crescente richiesta di soluzioni di AI più performanti giustifica l’espansione di OpenAI in ambito hardware, un passaggio essenziale per sostenere l’adozione su larga scala dei suoi modelli.