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Apple, accordo con Alibaba per portare Apple Intelligence in Cina

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Apple ha siglato un accordo strategico con Alibaba per portare la sua tecnologia di intelligenza artificiale generativa in Cina. La conferma è arrivata direttamente dal presidente di Alibaba, Joseph Tsai, durante il World Government Summit di Dubai.

L’intesa rappresenta una svolta cruciale per Apple, che sta cercando di recuperare terreno nel mercato cinese, dove le vendite di iPhone hanno subito un calo dell’11% su base annua, secondo l’ultimo rapporto finanziario dell’azienda. “Apple ha parlato con diverse aziende cinesi,” ha dichiarato Tsai. “Alla fine hanno scelto noi. Ci sentiamo onorati di collaborare con un’azienda straordinaria come Apple.”

L’accordo con Alibaba arriva dopo una serie di difficoltà con Baidu, l’azienda con cui Apple aveva inizialmente stretto un’intesa per integrare la propria tecnologia AI. Problemi di adattamento hanno reso necessaria una nuova strategia, spingendo Apple a valutare anche altre opzioni, tra cui ByteDance e DeepSeek, prima di puntare su Alibaba.

L’assenza di Apple Intelligence nei dispositivi venduti in Cina è stata uno dei fattori che ha frenato la crescita delle vendite internazionali, come riconosciuto dal CEO Tim Cook. Durante l’ultima earnings call, il manager ha sottolineato come, nei mercati dove Apple Intelligence è già disponibile, le vendite della gamma iPhone 16 siano state superiori rispetto a quelli dove la tecnologia non è ancora presente.

La strategia di Apple punta a rilanciare un “super ciclo” di vendite grazie all’integrazione della sua AI proprietaria. Tuttavia, la concorrenza interna si è fatta sempre più agguerrita. Nel quarto trimestre del 2023, Apple ha visto la propria quota di mercato scendere dal 24% al 15%, cedendo il primato a Vivo (17%) e venendo superata da Huawei (16%), che ha registrato una crescita annua del 37% nonostante le sanzioni imposte dagli Stati Uniti.

L’accordo con Alibaba potrebbe aiutare Apple a riconquistare terreno, ma la strada resta in salita: il colosso di Cupertino dovrà ottenere il via libera dalle autorità cinesi e affrontare le crescenti tensioni commerciali tra Pechino e Washington, che potrebbero ostacolare il ritorno in auge del marchio nel Paese asiatico.

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