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Arzeda utilizza AI per progettare proteine dolcificanti naturali

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L’intelligenza artificiale (AI) sta guadagnando terreno nel campo del design proteico. Questo processo consente di creare nuove proteine con caratteristiche specifiche e mirate. Le applicazioni di questa tecnologia sono numerose: spaziano dalla scoperta di trattamenti farmacologici per combattere le malattie, fino alla creazione di prodotti innovativi nei settori della cura della casa, dell’agricoltura, dell’alimentazione e dei materiali. In questo contesto, una delle aziende più promettenti è Arzeda, una startup fondata nel 2009 da un gruppo di ricercatori del Baker Lab dell’Università di Washington.

Arzeda, con sede a Seattle, è stata avviata da Alexandre Zanghellini, Daniela Grabs, Eric Althoff e David Baker, e per nove anni è stata sostenuta solo con fondi interni. Tuttavia, nel 2018, i fondatori hanno deciso di portare la loro piattaforma di design proteico sul mercato. Hanno dovuto accettare investimenti di venture capital per crescere su scala industriale. Come sottolineato da Zanghellini, CEO dell’azienda, “è difficile passare dal laboratorio alla scala commerciale nella biotecnologia industriale, e molte aziende hanno fallito in questo tentativo”. Nonostante le difficoltà di raccolta fondi nel settore, Arzeda è riuscita a ottenere capitali, un chiaro segno del progresso compiuto.

Tecnologia avanzata: l’unione tra AI e biofisica

La tecnologia di Arzeda unisce modelli di AI “informati dalla biofisica” con metodi di AI generativa, tra cui modelli di grandi dimensioni come quelli linguistici e di diffusione. Per addestrare questi modelli, la startup utilizza un set di dati proprietario composto da sequenze e strutture proteiche che ha raccolto autonomamente. Questo approccio innovativo permette ad Arzeda di progettare proteine ed enzimi più sostenibili, riducendo l’uso di sostanze chimiche pesanti nei beni di consumo.

Arzeda si concentra sulla creazione di proteine per prodotti che sostituiscono materiali chimici, piuttosto che su applicazioni biomediche. Il primo prodotto dell’azienda è un dolcificante naturale a base di stevia. Questo è stato progettato per un marchio di consumo non ancora rivelato. Altri prodotti in sviluppo includono detergenti per il bucato per Unilever e materiali biodegradabili co-sviluppati con W. L. Gore.

Oltre alla progettazione, Arzeda si occupa anche della validazione e della produzione delle proteine e degli enzimi che sviluppa. Ciò la porta a generare entrate sia attraverso la vendita diretta di queste sostanze sia tramite i prodotti finali creati in collaborazione con i partner contrattuali. Tra i clienti di Arzeda figurano nomi di rilievo come AAK, un’azienda specializzata in grassi per confetteria, e il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, che ha mostrato grande interesse per i risultati promettenti delle applicazioni sviluppate.

Crescita di Arzeda e finanziamenti

La crescita di Arzeda è stata sostenuta da un round di finanziamento da 38 milioni di dollari, guidato da Sofinnova Partners, con la partecipazione di investitori come Fall Line Capital, Sucden Ventures, Silver Blue, il braccio di venture capital di Gore, Continental Grain Company, Bunge Ventures e Lewis & Clark Agrifood. Questo round ha portato il totale dei fondi raccolti dall’azienda a 83 milioni di dollari. I fondi saranno utilizzati per ampliare la produzione del dolcificante naturale a base di stevia e per commercializzare altri enzimi del portfolio aziendale.

Zanghellini ha dichiarato: “Il nostro gruppo di investitori riunisce leader nel settore biotech industriale e agroalimentare, con l’esperienza e il capitale necessari per sostenere la crescita di Arzeda”. Grazie ai nuovi finanziamenti e ai ricavi generati, Arzeda vede un futuro solido, con una chiara strategia per raggiungere la redditività operativa nel medio termine.

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