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Google aggiorna Gemini AI con la memoria conversazionale

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Google ha annunciato un importante aggiornamento per il suo chatbot Gemini AI, che ora può ricordare e riutilizzare informazioni da conversazioni precedenti per offrire risposte più contestualizzate e fluide.

Questa nuova funzione, disponibile inizialmente per gli utenti anglofoni abbonati al piano Google One AI Premium ($20 al mese), consente a Gemini di riassumere discussioni passate e recuperare dettagli condivisi in altre chat, eliminando la necessità di ripetere informazioni o scorrere vecchi messaggi.

Nei prossimi mesi, Google estenderà questa funzione ad altre lingue e agli account aziendali. L’obiettivo è rendere Gemini un assistente più personalizzato e intuitivo, migliorando l’esperienza d’uso rispetto ai chatbot concorrenti.

L’introduzione della memoria conversazionale solleva dubbi sulla privacy. Per questo, Google ha assicurato che gli utenti potranno gestire e cancellare la cronologia delle conversazioni, oltre a disattivare completamente la funzione di richiamo tramite la pagina “My Activity” di Gemini.

A differenza di altri servizi AI, Google sottolinea di non usare le chat degli utenti per addestrare i modelli. Tuttavia, il concetto di memoria nei chatbot è sempre più diffuso: anche OpenAI ha lavorato su una memoria migliorata per ChatGPT, rispondendo a una delle richieste più frequenti degli utenti.

L’aggiornamento rappresenta un passo avanti nella competizione tra assistenti AI, ma resta da vedere come gli utenti accoglieranno questa maggiore personalizzazione e se le preoccupazioni sulla privacy influenzeranno l’adozione della funzione.

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