La nuova startup di scansione corporea Neko Health

Prevenire è meglio che curare, come recita il noto detto. Oggi, una startup che ha preso questo concetto a cuore, sia in senso letterale che figurato, è pronta a espandere i suoi orizzonti. Neko Health è la società di scansione corporea fondata da Daniel Ek, co-fondatore di Spotify, e Hjalmar Nilsonne. Quest’ultima ha annunciato l’apertura della sua prima sede al di fuori della Svezia, sbarcando a Londra. Con una missione ambiziosa: migliorare la salute preventiva attraverso scansioni corporee annuali e l’uso di intelligenza artificiale (IA) per rilevare condizioni come malattie cardiache e tumori della pelle.

Il servizio offerto da Neko Health a Londra è accessibile per 299 sterline e un’ora del proprio tempo. Durante questa sessione, la società effettua una serie di scansioni e test che, secondo quanto affermato, generano “milioni” di dati utili. Questi dati servono a determinare lo stato di salute dell’individuo, coprendo una vasta gamma di condizioni cardiovascolari, metaboliche e altre. Al termine delle scansioni, è previsto un incontro in persona con un medico per discutere i risultati e pianificare eventuali interventi futuri. Per chi fosse interessato, è possibile iscriversi per una visita direttamente sul sito di Neko Health.

L’arrivo di Neko Health nel Regno Unito segue un primo anno di grande successo a Stoccolma, dove l’azienda ha aperto due cliniche. Finora, Neko ha eseguito scansioni su 2.707 persone, con risultati che parlano chiaro: il 78,5% non ha mostrato problemi di salute, mentre il 14,1% ha evidenziato condizioni che richiedevano ulteriori trattamenti medici. In particolare, l’1% dei pazienti è stato identificato con condizioni “gravi” a livello cardiovascolare, metabolico o oncologico. Di questi, nessuno era consapevole delle proprie condizioni prima della visita presso la clinica Neko.

Startup: una visione ispirata

Il nome “Neko” deriva dal giapponese e significa “gatto”, un animale noto per avere nove vite o, più precisamente, molte occasioni fortunate. Nilsonne, co-fondatore della startup, spiega che questo riflette l’aspirazione della società: offrire ai propri utenti l’opportunità di una vita più lunga e sana, grazie a diagnosi precoci e interventi tempestivi.

Nonostante la partecipazione di una figura di spicco come Daniel Ek, l’approccio di Neko Health è caratterizzato da una sobrietà che, a volte, può essere disorientante. Visitando la clinica londinese, infatti, può capitare di passare davanti all’ingresso senza notarlo. La sede è segnata solo da un logo minimalista: una “N” tagliata e spostata alla linea di mezzo, in cima a una porta di vetro. Il resto dell’operazione si svolge sotto il livello della strada, con un ingresso che ricorda più l’entrata di un elegante complesso residenziale che quella di un centro medico.

All’interno, si viene accolti in una lobby altrettanto essenziale, con arredi minimalisti, colori tenui, luci soffuse e una musica elettronica rilassante diffusa a basso volume. L’ambiente è un mix tra una spa di lusso e una clinica medica futuristica. Il percorso all’interno della struttura è organizzato in modo fluido: un assistente prende alcune note preliminari prima di accompagnare il paziente in una stanza dove ci si spoglia e si indossano solo intimo, un accappatoio e pantofole. Successivamente, un secondo assistente misura altezza e peso, per poi trasferire il paziente in una camera cilindrica che ricorda una via di mezzo tra una cabina abbronzante e uno scanner di sicurezza aeroportuale.

Esperienza nella clinica di Neko Health

Questa camera è dotata di 70 sensori, inclusi decine di telecamere volumetriche e altri dispositivi, che producono una rappresentazione composta del corpo con 50 milioni di dati. Da lì, il paziente passa a un lettino di esame, dove vengono effettuate altre due scansioni, misurazioni della pressione oculare e sanguigna, e un test di forza della presa. Infine, viene prelevato un campione di sangue, l’unico test invasivo effettuato da Neko. In tutto, l’esperienza dura meno di un’ora. Poco dopo, il paziente viene accompagnato in una sala di consultazione separata, dove un medico esamina i dati raccolti.

Neko Health si concentra principalmente sui rischi e sulla prevenzione proattiva, piuttosto che su condizioni già esistenti. I dati vengono raggruppati e presentati in base a possibili problemi e malattie correlate. Tra questi il rischio di cancro della pelle, ipertensione e sindrome metabolica, una serie di condizioni che possono portare a malattie come infarto, ictus e diabete. Se dai dati emergono problemi, il paziente viene indirizzato a ulteriori esami diagnostici e ai medici specialisti per ulteriori approfondimenti.

Le origini dell’idea rivoluzionaria nella startup

La genesi di Neko Health ha radici inaspettate: nel 2018, Daniel Ek contattò Hjalmar Nilsonne. Il tutto avvenne semplicemente tramite un messaggio diretto su Twitter per discutere di sanità. A quel tempo, Nilsonne stava gestendo una startup di monitoraggio energetico domestico basata sull’intelligenza artificiale. L’azienda, però, stava per chiudere a causa della mancanza di fondi e dell’incapacità di trovare un mercato adeguato. Ek, appena uscito dalla quotazione in borsa di Spotify e forte di un patrimonio miliardario, era alla ricerca di una nuova sfida che avesse un impatto positivo sul mondo.

Nonostante la mancanza di una formazione medica da parte di entrambi, Nilsonne, cresciuto in una famiglia di medici, era comunque consapevole dell’importanza della sanità. Ek, invece, era ossessionato dall’idea di reinventare il sistema sanitario, proprio come aveva fatto con l’industria musicale. I due iniziarono a discutere e capirono che, combinando le tecnologie indossabili come i Fitbit e gli Apple Watch con l’intelligenza artificiale, avrebbero potuto creare un sistema sanitario completamente nuovo.

Così cominciò un percorso di cinque anni di sviluppo di prototipi per le cliniche fisiche e per l’hardware, oltre che del software necessario per analizzare i dati. Neko Health, insieme ai suoi fondatori, proviene da un contesto insolito: la Svezia, uno dei paesi con il sistema di sanità pubblica più famoso al mondo. Questo potrebbe far pensare che un servizio a pagamento come quello di Neko fosse difficile da vendere ai consumatori. Invece, è avvenuto il contrario.

L’anno scorso, la società ha annunciato un finanziamento di 60 milioni di dollari, con una lista d’attesa di migliaia di persone desiderose di sottoporsi a una scansione. Oggi, quella lista è cresciuta fino a raggiungere le 22.000 richieste. Parte di questo successo può essere attribuito al fatto che Neko sia l’ultimo progetto di uno degli imprenditori più famosi della Svezia. Nilsonne, invece, è convinto che la startup stia colmando un vuoto importante che le garantirà una lunga permanenza sul mercato.

Una rivoluzione in atto dalle startup

La maggior parte dei servizi sanitari, inclusi quelli in Svezia e nel Regno Unito, si concentra sul trattamento delle condizioni mediche piuttosto che sulla prevenzione. Tuttavia, con l’invecchiamento della popolazione, il numero di patologie che necessitano di trattamento è in rapido aumento, mettendo sotto pressione l’intero sistema in modo insostenibile. Nilsonne spiega che il 75% dei costi sanitari è destinato alle malattie croniche.

“La nostra ipotesi è che la prevenzione e la diagnosi precoce possano essere le chiavi per risolvere molti di questi problemi. La maggior parte delle malattie croniche è completamente prevenibile, o si possono ritardare di decenni con interventi tempestivi. Ma nel nostro sistema attuale, si ricorre al medico solo quando la malattia è già in corso, e a quel punto è troppo tardi per invertire il processo, con costi elevati associati.”