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Startup 2024: round importanti con investimenti nell’AI ancora limitati

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Il primo semestre del 2024 per il venture capital italiano è caratterizzato da meno operazioni, ma di dimensioni maggiori. Questo è quanto emerge dall’ultimo report dell’Osservatorio Venture Capital Monitor (VeM) della Liuc Business School. Lo studio è stato realizzato con il contributo di Intesa Sanpaolo Innovation Center, KPMG, CDP Venture Capital e IBAN. Ciò offre una visione dettagliata delle startup italiane e dei fondatori italiani all’estero, rivelando un panorama in chiaroscuro per i primi sei mesi dell’anno.

Tra gennaio e giugno, si sono conclusi 123 round di startup e scaleup italiane, rispetto ai 158 del primo semestre 2023, segnando un calo del 22%. Tuttavia, l’ammontare investito è aumentato, raggiungendo i 600 milioni di euro, rispetto ai 510 milioni del 2023, con un incremento del 18%. Questo significa meno operazioni, ma di maggiore entità. Due grandi deal, in particolare, hanno influenzato il totale del semestre: il round da 100 milioni di euro di D-Orbit e quello da 155 milioni di dollari (142 milioni di euro) di Bending Spoons, che rappresentano il 40% del totale degli investimenti.

Anna Gervasoni, prorettrice Liuc e direttrice generale AIFI, ha osservato: «Abbiamo notato un rallentamento generale, ma in questi mesi sono stati fatti diversi closing. Questo fa ben sperare perché dopo il closing arrivano gli investimenti, quindi credo che il secondo semestre possa essere più vivace».

Investimenti in AI ancora limitati

Nonostante gli investimenti globali in intelligenza artificiale stiano crescendo esponenzialmente, in Italia sono ancora limitati. Secondo Agostino Scornajenchi, amministratore delegato di CDP Venture Capital, l’AI è considerata una rivoluzione industriale. Il suo impatto è stimato di 4 trilioni di dollari sull’efficientamento dei processi produttivi nei prossimi 15 anni. Tuttavia, mentre a livello mondiale sono stati investiti circa 60 miliardi di dollari e in Europa 25 miliardi, in Italia gli investimenti si contano in poche decine di milioni.

CDP Venture Capital ha previsto un fondo dedicato da 1 miliardo di euro per sostenere le startup esistenti e trovare un campione nazionale dell’AI. Tra le realtà già valutate, spicca iGenius, il primo unicorno italiano nel campo dell’AI.

Spin-off universitari sulle startup

Il report dell’Osservatorio VeM evidenzia anche un aumento degli spin-off universitari, che rappresentano il 13% dei deal nel primo semestre del 2024, rispetto al 10% del 2023. Gli investimenti in technology transfer stanno iniziando a beneficiare di iniziative lanciate da CDP Venture Capital negli anni passati, con un effetto leva di 400 milioni di euro.

Inoltre, si consolida la presenza dei business angel e delle imprese nei round di finanziamento. I business angel hanno partecipato a quasi l’80% delle operazioni, spesso collaborando con il venture capital italiano. Luca Pagetti, director di Intesa Sanpaolo Innovation Center, ha commentato: «Gli investimenti corporate sono saliti al 28% nel primo semestre, riavvicinandosi al massimo raggiunto negli ultimi anni del 31%».

Il primo semestre del 2024 mostra un panorama contrastante per il venture capital italiano, con meno operazioni ma di maggiore entità e investimenti ancora limitati nell’AI. Tuttavia, le prospettive per il secondo semestre appaiono più promettenti, grazie ai closing già avvenuti e agli investimenti attesi.

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